venerdì 14 maggio 2010

Un signore tra i pagliacci


Era nell'aria da parecchi mesi ma adesso è ufficiale che il signore in foto non sarà più l'allenatore del Milan.
Leonardo mi è sempre stato simpatico per la sua personalità, la sua competenza, la sua eleganza, la sua disponibilità. Ricordo che quando io ero nemmeno 14enne ebbi il piacere di incontrarlo quando ancora era un calciatore del Milan; fu l'unico a fermarsi, a farsi una foto ed un autografo e a scambiare sorridente e cordiale quattro chiacchere con un ragazzino tifosissimo del Milan. Un signore.
In questi 13 anni di Milan è stato un grande calciatore, un grandissimo dirigente ed un immenso talent scout (Kaka, Pato, Thiago Silva) e non ha sfigurato nemmeno come allenatore, prendendosi il rischio di guidare una squadra oramai bollita da tempo.
Quella squadra che Mr B. osò definire all'altezza dei cugini nerazzurri, un'eresia.
Sono state proprio le punzecchiature di Mr B. che hanno causato il divorzio e che hanno portato Leonardo, da persona coerente, a rispondere per le rime senza MAI abbassare la testa dinanzi al padrone.

“I nostri rapporti sono chiari: basta una parola del presidente e io me ne vado”
"Non so cosa ha detto o non ha detto il presidente, ma il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, ma questo non è una novità, abbiamo visioni diverse, quello è vero, forse siamo incompatibili, ma non è importante, l’importante sono queste tre partite"

Il Milan ed il calcio italiano perdono un personaggio di grande spessore, un vero signore.

GRAZIE ED IN BOCCA AL LUPO LEO!!

10 commenti:

  1. tutto il calcio è diventato un circo, ahimè....

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  2. la cosa bella è che si corre il rischio di fare la fine della "Polisportiva Milan".
    Tanto quello che doveva ottenere lo ha ottenuto..........

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  3. Concordo pienamente, il problema è che oggi il "presidente" vuole intorno a se solo yes men.
    Nello sport come in politica, e fintanto che ci saranno questo genere di persone senza midollo, coloro i quali hanno il coraggio di pensare con la propria testa hanno vita breve.
    Presidente che negli anni ottanta ha triplicato gli stipendi nel calcio, perchè gli conveniva per pubblicizzare le sue aziende, ed ora che ha raggiunto i suoi scopi vuole imporre invece un tetto.....

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  4. leonardo è brasiliano... e i brasiliani hanno un tetto massimo dell'adeguamento all'"autorità" mediamente più basso del nostro.
    luciano er califfo.

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  5. @yogy: il baraccone genera una montagna di soldi però...

    @nino: ha già ottenuto da tempo quello che voleva...il giocattolo si è rotto ed ora è diventato un capriccio. La cosa spiacevole è che c'è ancora chi crede alle sue bugie..

    @massimo: infatti i prossimi candidati (galli, tassotti) sono tutti "yes man". Nessun allenatore serio verrebbe assunto perchè non avrebbe nessuna garanzia di mercato...

    @califfo: sin'ora Leonardo è stato uno dei pochi a non chinare il capo e già dall'inizio ha imposto questa sua filosofia

    @GianCarlo: mestamente...ma ti do ragione

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  6. da ex milanista (nel senso che ormai il calcio mi disgusta) concordo con la tua analisi.

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  7. @Tosto: disgustano anche a me certe dinamiche. Ma la fede e la passione verso questi colori non svaniranno mai, men che meno in questo periodo di difficoltà.

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  8. ieri a S.Siro, oltre agli striscioni di protesta contro il presidente, c'erano migliaia di volantini che diffondevano il messaggio di protesta e promuovevano l'iniziativa di www.milanisti-in-azione.com (azionariato popolare stile spagnolo).

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  9. @Paolo Cibulo: ti dirò, Paolo, ci avevo anche pensato da parecchio tempo. In pratica è quello che fanno Barcellona e Real Madrid. Tuttavia la filosofia spagnola impone che se un socio "presidente" e tutto il suo staff falliscono occorre che abbiano la decenza di dimettersi...al momento non so se i vertici di Via Turati sarebbero tanto propensi...

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